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4, comme la note donné par Yahoo.it au mercato hivernal de la Samp

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Message par sampdoriani Mar 1 Fév - 21:38

Yahoo évalue le mercato hivernal club par club.
La Samp, avant-dernière, obtient la note de 4.

INTER: 10 Che i nerazzurri siano stati i migliori a muoversi nel mercato di gennaio è fuor di dubbio. Almeno quanto è innegabile che in estate abbiano commesso dei clamorosi errori di valutazione. Basteranno Ranocchia, Pazzini, Kharja e Nagatomo per colmare il gap? Al campo l’ardua sentenza. Il bilancio complessivo resta comunque in attivo di quasi 30 milioni.

MILAN: 9 Adriano Galliani è riuscito a portare Cassano, Van Bommel, Emanuelson, Legrottaglie e Didac per 6 milioni di euro complessivi. E in sono pure partiti due pesi morti come Onyewu e Ronaldinho. Insomma, un buon bottino. Con alcune avvertenze. Si tratta di giocatori (tranne Emanuelson e Didac) pronti all’uso e a breve scadenza (specie Van Bommel e Legrottaglie). Gente che può tornare utile per chiudere il discorso in campionato. E, forse, da rottamare immediatamente dopo.

CESENA: 7 I romagnoli, per essere una squadra impegnata nella lotta per non retrocedere, muovono un giro d’affari impressionante. La cosa buona è che sono partiti soltanto Nagatomo e Schelotto, con soltanto il primo che ha costituito un vero e proprio valore aggiunto sino ad ora. In entrata, poi, c’è abbondanza vera. Il colpo è Santon, ma anche Dellafiore, Felipe, Sammarco e Rosina sono giocatori che possono fare la differenza per una squadra di questo livello. Sulla carta, Nagatomo non dovrebbe essere rimpianto più di tanto.

GENOA: 7 Caschiamo ancora nel tranello di Preziosi? Probabilmente sì. E, come già accaduto nello scorso agosto, premiamo con un buon voto la mole d’affari che soltanto il presidente del Grifone riesce a muovere. Se in estate aveva perso 12 milioni, ora è a quota 22. Insomma, un bilancio ormai fuori da ogni canone. Che, diciamo provocatoriamente, ha avuto i suoi colpi migliori in uscita. Basta pensare alle cessioni a peso d’oro di Ranocchia, Sculli e l’alleggerimento di Toni. Come andrà invece con Floro Flores, Boselli, Paloschi e Antonelli (ancora ai box per un po’)? L’interrogativo resta. Ma se si considerano anche gli innesti di Konko, Kucka e i colpi in prospettiva futura di Federico Rodriguez e Acerbi, si giustifica il voto.

JUVENTUS: 6,5 Beppe Marotta è finito nell’occhio del ciclone. Ma se i soldi a disposizione sono quelli che si dice, non c’è nulla da imputargli. L’errore evidente è Luca Toni, però Matri può dare la scossa e aggiungere molto in prospettiva dati i 24 anni. Barzagli al posto di Legrottaglie è senza dubbio un valore aggiunto. Quello che è mancato è il laterale difensivo, vero “tallone d’Achille” della squadra di Delneri. Ma chissà che Chiellini non venga dirottato sulla corsia mancina.

NAPOLI: 6,5 Preferiamo non sbilanciarci e mettere il dito nella piaga. Gli azzurri sono giunti a un punto in cui servono soltanto giocatori in grado di garantire il salto di qualità. Come diceva De Laurentiis a dicembre, un rinforzo per ruolo era l’ideale per non inclinare gli equilibri del gruppo. Victor Ruiz potrebbe dare molto in difesa, ma se il Mascara acquistato è quello visto nelle ultime settimane a Catania è stato ingaggiato un giocatore in parabola discendente. E, ancor peggio, manca il regista di cui si sente il bisogno. Il voto migliora se si pensa alla prospettiva. Quindi a Fernandez, Inler e Matavz che arriveranno a giugno.

UDINESE: 6,5 Vale il discorso del Napoli, con una considerazione differente. I friulani non hanno sostanzialmente fatto mercato, con l’ingaggio del solo difensore Ekstrand e la cessione doverosa di Floro Flores (oltre ad alcuni esuberi dati in prestito). Ma sono stati stoici nel resistere ai soldi “cash” per Inler e Sanchez. Di questi tempi è grasso che cola. A giugno sarà un’altra storia. Per ora, comunque, Guidolin può lavorare in serenità.

PALERMO: 6+ Serviva poco e poco è arrivato. Due sloveni tutti da scoprire come Andjelkovic e Kurtic, oltre a un centravanti buono soprattutto per far numero come Paolucci. In partenza c’è invece un Maccarone che se ne va senza particolari tracce (ma una minus valenza di 1,5 milioni), oltre a Rigoni e Joao Pedro che avevano bisogno di mettere minuti nelle gambe. Tutto nella norma. Ottimo, invece, il bilancio in prospettiva. Gonzalez, Milanovic e Labrin sono già stati ingaggiati per giugno. La programmazione è un “più”.

CHIEVO: 6 Sartori quando si muove lo fa senza fare follie, ma sempre con i tempi giusti. Le nuove scommesse si chiamano Uribe, attaccante che arriva dall’Once Caldas, e Dimitrijevic, centrocampista ingaggiato dal Rad. Nel breve, però, potrebbe tornare molto utile lo scambio Bentivoglio-Pulzetti, con quest’ultimo che andrà a sostituire Pinzi, tornato a Udine in estate. In fondo, a Pioli non serviva molto.

LAZIO: 6 Come per Napoli e Udinese, i biancocelesti avevano bisogno di poco e rischiavano soprattutto di far grippare i meccanismi. Forse, però, Lotito avrebbe potuto fare qualche sforzo in più dando a Reja un centravanti dal rendimento costante (a patto che Kozak non continui su questi livelli). L’ingaggio di Sculli, l’unico insieme al giovane Ojiakor, può rivelarsi tremendamente utile.

BRESCIA: 6- Poteva anche andare peggio, considerando le offerte arrivate a Corioni per Diamanti e Caracciolo. Poteva anche andare meglio, se si guarda al possibile scambio Possanzini-Tavano o al caos generato dal cambio di allenatore a 24 ore di chiusura del mercato. Due innesti importanti ci sono: Lanzafame sulla trequarti e Zanetti in regia. Difficile, invece, calculare il peso specifico di Accardi (scambiato con Martinez) e di Jonathas, attaccante roccioso arrivato su imbeccata del solito Raiola. Se non altro, tanti esuberi se ne sono andati: Budel, De Maio, Feczesin, Fofana e Taddei. Per la risalita, comunque, rischia di essere pochino.

CATANIA: 6- Lo Monaco ha fatto poco, ma l’impressione è che non abbia operato male. Salutare Delvecchio e Barrientos non è un problema, mentre Antenucci e Mascara probabilmente potevano dare qualcosa alla causa. Schelotto e Lodi sono però due potenziali colpi, così come il tredicesimo argentino Bergessio. Da qui a stracciarsi le vesti in un improvviso impeto di entusiasmo però ne passa.

ROMA: 6- Se considerassimo le pure cessioni, il voto sarebbe 10. Sbarazzarsi di Julio Baptista e Cicinho in un colpo solo era quasi un sogno nella Capitale. In più, Okaka può maturare molto a Bari. Ma il problema è un altro: Inter, Juventus, Milan e Napoli si sono rafforzate. E a Ranieri non è arrivato nessuno rinforzo. Quanto meno, lo spogliatoio avrà minori elementi di tensione.

PARMA: 6- Il colpo deve per forza di cose essere Amauri, ma l’impressione è che il vero investimento sia Palladino. Nwankwo può tornare molto utile davanti alla difesa, lì dove Dzemaili e Morrone continuano a balbettare. Ma che dire di due “carneadi” come Terròn e Toni Calvo? Senza dimenticarsi che lo scambio Antonelli-Modesto è in chiara perdita tecnica (ma notevole guadagno economico). Paloschi è andato perduto, eppure sembra il minore dei problemi, considerando che in questo campionato aveva giocato soltanto mezz’ora. Siamo severi e non diamo una piena sufficienza. Perché Amauri è un’incognita e la squadra è più che ingolfata nel reparto avanzato (Giovinco, Crespo, Amauri, Palladino, Marques, Calvo, Amauri e Angelo: non sono troppi?).

CAGLIARI: 5 Diciamolo subito: dal punto di vista economico è un mercato da 10. Ma, come avrete capito, in questa sede privilegiamo l’aspetto tecnico. E, allora, la perdita di Matri rischia di essere pesantissima (anche se la salvezza è quasi archiviata). Ceppellini sarà un erede degno? Difficile dirlo. Intanto, Cellino si è assicurato il futuro con Ariaudo e Nainggolan (ora tutti rossoblù) e pondera un Missiroli in crescita. Quanto meno non è partito Lazzari, ma il fedelissimo di Bisoli (Biasi) e lo stantio Pinardi.

BARI: 5 Per salvare i pugliesi serve un miracolo. Dal mercato sono arrivati dei buoni innesti, ma nulla che, almeno sulla carta, è in grado di cambiare il volto alla formazione di Ventura. Il solo Glik non aiuterà più di tanto in difesa, così come Codrea pare ormai in parabola discendente per fare la differenza in regia. Meglio in attacco, dove Okaka e Rudolf (supportati dal nuovo trequartista Bentivoglio, il vero colpo insieme all’ex romanista) possono dare qualcosa o anche di più. Bene in uscita, Pulzetti, Rana, Caputo e D’Alessandro meritavano altre piazze.

BOLOGNA: 4,5 Sono arrivati il figlio di Bisoli e Montelongo. E basta. Se il voto è migliore delle squadre che seguono è perché teniamo conto di tre fattori. Il momento societario comunque alterno, l’aver rifiutato le proposte “indecenti” per Di Vaio da parte di Juventus e Inter. E il fatto che, fondamentalmente, alla squadra di Malesani servisse ben poco.

FIORENTINA: 4 Corvino cosa combini? È andato male in estate, quando non ha capito che la squadra aveva bisogno di un restyling complessivo e non solo di un cambio in panchina. E in inverno non ha fatto meglio. È arrivato un terzo portiere dal Brasile (Neto, pagato 3 milioni di euro) e non è ancora partito Avramov. Se ne sono andati gli esuberi Papa Waigo e Felipe (in prestito al Cesena, con una potenziale “minus valenza” che non fa onore), con il solo Behrami con acquisto di valore. Ma a cosa servirà l’ennesimo esterno in una squadra che vanta già Marchionni, Santana, Cerci e – se si considerano i terzini destri – Comotto e De Silvestri? Salifu è un gran colpo in prospettiva, però il quadro resta desolante. Così come imbarazzante è stato il tentativo rientrato per Barreto del Bari, tutto in chiusura di mercato. Probabilmente le cessioni di Vargas, Montolivo e Gilardino diventano doverose per riprogettare la Viola.

SAMPDORIA: 4 Garrone potrà anche lamentarsi dell’atteggiamento dei tifosi, ma chi prenderebbe bene le partenze di Cassano e Pazzini, due che nel cuore doriano erano una tacca sotto Vialli e Mancini? Senza dimenticarsi dell’addio a titolo definitivo a Marilungo, l’attaccante del futuro. Certo, è arrivato Macheda (ma in prestito) insieme a Maccarone e Biabiany. Ma il quadro complessivo è chiaro. Un anno fa la Samp puntava al quarto posto. Ora alla salvezza.

LECCE: 3 Una squadra che è pericolante non può accontentarsi di portare a casa soltanto (il pur buon) Tomovic. Ogni ulteriore commento è superfluo.

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Message par Ma-i^ Mar 1 Fév - 22:09

Au moins on pourra dire que pour des fans nous avons fait preuve d'objectivité ...
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